domenica 26 novembre 2017

E come Elettra

Era una bambina con grandi occhi azzurri e lunghi capelli biondi lisci che le ricadevano sulle spalle, sempre ordinati e puliti...frequentava la prima elementare e spesso era assente.
La mamma, abbandonata dal marito, con tre figlie a carico, asseriva che la piccola era spesso ammalata, fragile di costituzione diceva...
Le malelingue spettegolavano che, invece, la bimba restasse a casa per badare alla neonata figlia della sorella appena diciottenne e dell'attuale compagno della madre che viveva nell'appartamento in affitto assieme a loro...
Le maestre non ne sapevano nulla: lei era sempre sorridente, ma altrettanto silenziosa...
Un giorno la mamma arrivò, spiegò che il comune aveva assegnato loro una casa distante, ritirò la bimba da scuola, lasciò il compagno per cui non c'era spazio nel nuovo appartamento e nessuno seppe più nulla di loro.
La sua vita ha sfiorato la mia mentre riempiva lo zainetto prima di lasciare i compagni con cui non aveva mai legato perché era più matura della sua età e non conosceva nemmeno uno dei loro giochi...il suo sorriso con lo sguardo velato di tristezza parlava di solitudine e desiderio di serenità.

Mi auguro che abbia avuto l'infanzia felice che tutti i bambini meritano...

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Prometto solennemente di rispondere a tutti...finché morte non sopraggiunga!